Le Infrastrutture informatiche del SIGA

Processo Amministrativo Telematico Teoria

I dati del SIGA sono custoditi in infrastrutture informatiche che garantiscono l’affidabilità, la riservatezza e la sicurezza dei dati e dei documenti ivi contenuti, ai sensi delle specifiche tecniche di cui all’articolo 19 del DPCM 40/2016 e del relativo allegato A.

I parametri tecnici di sicurezza ed affidabilità sono adeguati ed aggiornati in base all’evoluzione scientifica e tecnologica da parte responsabile del SIGA che viene individuato nella figura responsabile della gestione dei sistemi informativi della giustizia amministrativa. L’aggiornamento dei suddetti parametri potrà essere realizzato solo dopo i seguenti adempimenti:

  • previa comunicazione al Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa;
  • sentita l’Agenzia per l’Italia Digitale;
  • limitatamente ai profili inerenti la protezione dei dati personali, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.

Una volta apportate le predette modifiche dei parametri tecnici, le stesse dovranno essere pubblicate sul sito web della giustizia amministrativa (www.giustizia-amministrativa.it).

Il S.I.G.A. si avvale di un’infrastruttura unitaria centralizzata, come puntualizzato all’art. 2 dell’Allegato A del DPCM 40/2016.

Il collegamento informatico tra gli Uffici giudiziari dislocati sul territorio, i magistrati e il personale addetto alle Segreterie avviene tramite Sistema Pubblico di Connettività così come istituito e disciplinato dal decreto legislativo del 28 febbraio 2005, n. 42, confluito nel Codice dell’amministrazione digitale : «l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione».

Il Sistema Pubblico di Connettività è, come definito dalla stessa Agenzia per l’Italia Digitale, una “cornice” nazionale di interoperabilità: definisce, cioè, le modalità preferenziali che i sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni devono adottare per essere tra loro “interoperabili”.

Gli aspetti di interoperabilità sono assicurati da regole e, soprattutto, da una serie di servizi di interoperabilità, cooperazione e accesso che fanno parte delle infrastrutture nazionali condivise SPC.

Il Sistema Pubblico di Connettività definisce, inoltre, sia l’architettura enterprise della PA italiana (cioè il sistema di riferimento per legare i processi operativi inter-amministrativi con i sistemi informativi che li supportano) sia le azioni sussidiarie, di coordinamento e di governance” (Agenda Digitale Agenzia per l’Italia Digitale).